fbpx

Valutazioni neuropsicologiche

L’esame neuropsicologico è indicato a tutte le persone che presentano disturbi cognitivi, emotivo-motivazionali e/o comportamentali che derivano da:

  • Deterioramento cognitivo lieve (MCI)
  • Malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, demenza fronto-temporale, demenza a Corpi di Lewy, ecc.)
  • Ictus
  • Traumi cranici
  • Sclerosi multipla
  • Encefaliti
  • Covid-19

Oltre a queste situazioni, l’esame neuropsicologico è consigliato anche per valutare l’efficienza cognitiva in pazienti affetti da patologie che non derivano da un danno cerebrale, come la depressione, i disturbi d’ansia, gli esiti secondari di interventi chirurgici o di terapie farmacologiche, assunzione di stupefacenti ecc.

Come si svolgono?

Anamnesi: dove vengono raccolte le informazioni che riguardano la persona, dalla sua storia medica, psicologica e cognitiva fino al supporto sociale su cui può contare

Fase testistica: verranno somministrati dei test psicometrici scelti sulla base di quanto emerso in anamnesi e sull’ipotesi diagnostica.

Esame dello stato psico-affettivo della persona: verrà valutata la presenza di problematiche psicopatologiche come quadri depressivi o sintomatologia ansiosa

Colloquio con i famigliari (se necessario): parlare con i famigliari permette di verificare le informazioni fornite dal paziente e avere un quadro più chiaro dei disturbi e di come questi impattano la vita del paziente e della famiglia.

A conclusione della valutazione, lo specialista stila una relazione neuropsicologica che sarà consegnata al paziente dopo qualche giorno.
Le valutazioni cognitive complete durano dalle 2 alle 4 ore.

Valutazioni cognitive di screening sono indicate in soggetti sani a partire dai 50 anni di età.

Perché farle anche se non si hanno sintomi rilevanti?

  • Perché le alterazioni cognitive potrebbero essere talmente lievi da poter essere messe in evidenza solo attraverso queste valutazioni
  • Perché ci permettono di monitorare, nel tempo, eventuali cambiamenti nell’assetto cognitivo
  • Perché ci permettono di capire se è il caso di fare altri accertamenti
  • Perché ci permettono di capire se è necessario cambiare alcuni stili di vita disfunzionali
  • Perché ci permettono di ottenere un quadro multidimensionale (cognitivo, emotivo, comportamentale, psicologico) della persona

Le valutazioni cognitive di screening durano circa 1 ora.

    L’esame neuropsicologico è inoltre indicato per valutare l’idoneità di guida

      Guidare un veicolo è un’attività complessa che richiede un’interazione tra diverse capacità cognitive: bisogna essere in grado di stimare le distanze, elaborare informazioni diverse contemporaneamente, mantenere l’attenzione per molto tempo, reagire a situazioni improvvise, interpretare correttamente segni e segnali, adattare la guida agli imprevisti ecc.

      Le capacità cognitive importanti per una guida efficiente sono l’attenzione, le abilità percettivo-motorie, la memoria e le funzioni esecutive.

      Le principali malattie che possono compromettere le abilità di guida sono:

      • malattie degenerative (Demenza di Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla) e malattie cerebrovascolari (ictus)
      • trauma cranico
      • compromissione cognitiva legata a condizioni mediche generali, come ad esempio malattie croniche del cuore

      È la Commissione Medica Locale (CML) che si accerta che siano rispettati i requisiti psicofisici previsti per la guida nei confronti di persone con situazioni cliniche o di età che possano far sorgere dubbi.
      La CML quando sospetta che le capacità cognitive del soggetto siano alterate, può richiedere una serie di approfondimenti specialistici, tra cui la valutazione neuropsicologia.
      La valutazione neuropsicologica prevede una valutazione testistica associata a un’accurata anamnesi, il cui scopo è quello di indagare l’integrità o meno delle funzioni cognitive ritenute fondamentali per una guida sicura.