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La riabilitazione neuropsicologica è un tipo di intervento che ha l’obiettivo di ripristinare o compensare il deficit cognitivo conseguente a cerebrolesioni acquisite.
Per cerebrolesioni acquisite si intendono tutte le lesioni alle cellule del cervello verificatesi dopo la nascita. Possono essere dovute a varie cause e, a seconda di dove è localizzato il danno, colpire uno o più processi (cognitivi, mentali, motori).
Le cerebrolesioni acquisite più frequenti sono gli ictus, i traumi cranici, i tumori cerebrali, le infezioni del SNC.
In seguito a queste condizioni, la riabilitazione neuropsicologica diventa indispensabile per il recupero cognitivo, funzionale ed emotivo del soggetto.
In generale, gli obiettivi della riabilitazione neuropsicologica sono:
Affinché i processi di riorganizzazione corticale abbiano luogo, è necessario che, questo tipo di trattamento venga svolto da neuropsicologi esperti di funzionalità cognitiva e cerebrale.
Le strade della riabilitazione neuropsicologica sono due: Recupero o compenso
La riabilitazione neuropsicologica si fonda su un concetto neurofisiologico fondamentale: la neuroplasticità.
La neuroplasticità permette al nostro cervello di modificarsi sulla base di nuovi apprendimenti e stimoli. Ciò significa che, se opportunamente stimolato, il cervello è in grado di compensare il danno subito e/o recuperare totalmente le abilità perdute
La neuroplasticità non è presente solo nei bambini ma è una caratteristica trasversale ad ogni età, compresa la vecchiaia.