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Il grounding o “radicamento” è una tecnica che trae origine dai modelli della psicologia corporea ed è un importante strumento di regolazione emotiva.
Queste tecniche sono utilizzate per ancorarsi alla realtà, per riportare l’attenzione al tempo presente aumentando la consapevolezza di quello che accade nel qui ed ora regolando così l’attivazione del nostro sistema nervoso. Applicare delle tecniche di grounding serve a gestire meglio alcune sensazioni fisiche prodotte da emozioni di forte intensità come la paura, la rabbia, la vergogna ecc.
l razionale è quello di portare l’attenzione su ciò che sta accadendo intorno a noi e non su ciò che sta favorendo la non regolazione emotiva (siano essi pensieri, sensazioni, previsioni di eventi futuri).
Che tipo di sensazioni possiamo sperimentare quando viviamo emozioni di forte intensità?
Ecco alcuni esempi: mal di testa, confusione mentale, vertigini, tremori, sudorazione, fiato corto o respiro affannato, nausea, dolore al petto, formicolii.
Grounding mentale
Utile quando le sensazioni intense e disturbanti sono presenti a livello mentale e cognitivo e si percepisce difficoltà a ragionare ed a rimanere ancorati al tempo presente. Esempi di queste sensazioni sono: confusione, disorientamento, ottundimento, testa pesante, sensazione di “essere in una bolla”
Esercizi di grounding mentale:
Grounding fisico
Utile quando le sensazioni disturbanti sono presenti a livello del corpo oppure quando abbiamo la sensazione di perdere contatto con il nostro corpo. Esempi di queste sensazioni sono: debolezza, intorpidimento, formicolii o perdita di contatto con gambe, piedi o altre parti del corpo.
Esercizi di grounding fisico:
Grounding immaginativo
Utilizza immagini mentali per recuperare una percezione tranquillità, sicurezza e ancoraggio alla realtà. Può essere impiegato per tutte i tipi di emozioni disturbanti.
Esercizi di grounding immaginativo:
Quando possiamo utilizzare le tecniche di grounding?
Puoi applicare queste tecniche in qualsiasi momento della giornata, quando un evento o un pensiero fanno scaturire un’emozione intensa, quando percepisci sensazioni corporee spiacevoli o quando ti sembra di perdere il controllo del tuo corpo o della tua mente.
Il momento migliore per apprendere le tecniche di grounding è quando non siamo emotivamente attivati, solitamente impariamo meglio quando siamo più tranquilli. Non aspettare di avere una forte sensazione per svolgere questi esercizi ma prendici confidenza nei momenti in cui i livelli di stress sono bassi.
Quali sono le posizioni consigliate per le tecniche di grounding?
Puoi utilizzare qualsiasi posizione, l’importante è che ti permettano di avere una buona connessione con il terreno e che siano comode. Ecco 2 posizioni molto utilizzare:
Le tecniche di grounding sono estremamente utili nella gestione di ansia, attacchi di panico, sintomatologia presente nei disturbi depressivi ma anche sintomi dissociativi come la depersonalizzazione e la derealizzazione.
Come per qualsiasi altra abilità e tecnica, il grounding va applicato con costanza, senza scoraggiarsi se all’inizio risulta difficile o se pensiamo di non riuscire a farlo.
Dott.ssa Valentina Marchi
Psicologa-Neuropsicologa
A Rimini, Cattolica e online
Tel: 328-2753546
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